lunedì 13 dicembre 2010

S. Lucia

Puoto in veronese vuol dire bambola.

Ai tempi delle nostre nonne non c'erano molti soldi e il giorno di S. Lucia, Santa delegata a portare i regali ai bambini qui a Verona, le mamme cuocevano alle bambine questi dolcetti a forma di pupazzo, per sopperire al fatto di non poter comperare una bambola vera.

Io li ho preparati per i bambini del mio paese. La notte tra il 12 e il 13 dicembre la Santa, completamente coperta da un velo bianco, girerà per le strade a consegnare i doni.

500 gr. di farina
200 gr zucchero
100 g strutto
2 uova
8 g cremor tartaro
4 g bicarbonato
buccia grattugiata di un limone
vaniglia
latte q.b.
un goccino di grappa, facoltativo (io l'ho messo)

Il cremor tartaro e il bicarbonato possono essere sostituiti con 1 bustina di lievito.
lo strutto può essere sostituito con il burro, però non vale, perchè una volta si usava lo strutto.

Impastare insieme tutti gli ingredienti, aggiungendo il latte fino ad ottenere un impasto morbido ma lavorabile.
Formare i puoti (vi metto le sequenze dei metodi che uso io) Fate dei bastoncini di circa 25 cm.
Con questa dose vengono circa 11/12 biscotti alti 15 cm. circa.

4 commenti:

  1. Che belle queste bambole dolcissime e che bel racconto! E' bello mantenere vive le tradizioni! brava e buona Santa Lucia...si dice così?

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  2. Cara Paola,
    tanti tanti auguri di Buon Natale e di un meraviglioso 2011.
    Un caro saluto.
    Rosemary

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